ALDO PALAZZESCHI

Questo della simpatia mi appare un sentimento che pesca i propri alimenti esclusivamente nello spirito e mai nell’elemento fisico per la sua inafferrabile esistenza: può riuscire simpatica una persona ritenuta generalmente brutta, vecchia e magari ditettosa, e può riuscire sommamente antipatica una che risponde ai canoni della consacrata, classica bellezza. Non solo, ma uno che risulti in certo ambiente simpatico con la più attraente cordialità, può risultare in un altro da prendersi a calci nel sedere per mandarlo via; e si può avere simpatia per sentito dire, verso una persona senza averla mai vista.

La simpatia tra persone del medesimo sesso prospera allo stesso livello e nell’identica maniera di quella tra persone di sesso diverso a differenza dell’amore nel quale l’elemento fisico ha preponderanza. Però la simpatia è, non di rado, l’anticamera dell’amore, e allora passa dal campo delo spirito in quello della materia.

FRANCESCO RUTELLI

Il Premio Simpatia è l’Oscar capitolino. Domenico Pertica è in definitiva quel che si potrebbe definire un “romano trasversale”, perché sceglie il bene di Roma come denominatore comune dei pensieri e delle azioni, al di là di ogni fede o ideologia.
Pertica, stralunato, arguto, brillante bisognoso d’affetto e capacissimo di darne in modo generoso, conoscitore e divulgatore mai banale delle vicende e dei sotterranei di Roma, Pertica è un romano singolare e vitale. E’ un Cittadino Romano.…mancherà la sua multiforme e vulcanica attività di divulgatore e di “frusta” delle Istituzioni. Dietro la maschera ironica ed autoironica c’era un uomo vero.

WALTER VELTRONI

Mi capitava di incrociare Momo in Campidoglio con la sua aria un po’ sognante, probabilmente perchè immerso in qualche nuova idea per Roma, alla quale lo legava anche il Premio Simpatia, da lui ideato e voluto, che continua ancora oggi a premiare attori, giornalisti, pittori, ma anche persone che rappresentano il volontariato, che si impegnano in battaglie civili, che contribuiscano a fare della nostra città una salda comunità. Per tutto questo il nome di Domenico Pertica rimarrà sempre legato all’arte e alla cultura del nostro paese e a Roma.

DINO GASPERINI

Assessore alle Politiche Culturali e Centro Storico di Roma Capitale On.le Dino Gasperini.La storia del Premio Simpatia inizia quarant’anni fa da un’idea di Domenico Pertica, storico di Roma, personalità poliedrica e appassionato sostenitore di tante battaglie per la salvaguardia delle tradizioni e del patrimonio culturale della nostra città.
Hanno contribuito alla crescita del Premio due significative figure del ‘900 il grande regista Vittorio De Sica e lo scrittore Aldo Palazzeschi che affermava “dobbiamo premiare gli umili della società, le donne coraggiose, i buffi, l’impossibile di questo pasticcio umano”.  Ed ogni anno, nella affollata sala della Protomoteca, con il Premio Simpatia, che consiste in una preziosa rosa di bronzo dello scultore Assen Peikov, si omaggiano oltre alle eccellenze cittadine, anche i talenti sommersi e le storie umane che a volte non hanno gli onori delle cronache ma che rappresentano spesso l’ossatura della comunità urbana.  
Numerosi sono stati i personaggi premiati nel corso degli anni e nel leggere i loro nomi è come un ripercorrere quanrant’anni di storia della nostra Città e del nostro Paese.
Il mio personale augurio è che questo Premio continui a suscitare nel tempo lo stesso entusiasmo del suo ideatore continuando a riconoscere alla nobiltà delle azioni l’immagine viva di simpatia e di successo civile.

GIANNI BORGNA

Tutti sentiamo la mancanza di Domenico Pertica, della sua travolgente personalità; ma il Premio Simpatia, che ideò assieme a De Sica e Palazzeschi,  è l’eredità viva di uno spirito acuto che amava Roma e sapeva capirla. La simpatia era infatti per Momo il tratto tondamentale di una straordinaria capacità comunicativa, mossa da inesauribile curiosità e da profonda cultura.
Dare continuità e valorizzare una iniziativa alla quale teneva in modo particolare è quindi per noi non soltanto un’occasione per ricordarlo, ma anche per cercare ancora una volta di trasmettere il suo messaggio di intelligente leggerezza.

VITTORIO SGARBI

Ci sono artisti che non escono dalla condizione dell’infanzia.Restano bambini.Alcuni travolti dalla vita lo teorizzano,altri vivono questa condizione resistendo alla tentazione di diventare adulti.A questa categoria certamente appartiene Domenico Pertica che,per continuare a giocare, pur con la faccia più tignosa del mondo,ha addirittura fondato il Premio della Simpatia con sede in Campidoglio.A riprova della sua voglia di giocare,del suo spirito leggero,del suo carattere di homo ludens,paradossale e imprevedibile ,ha premiato anche me,proverbiale campione di antipatia.

GIANNI ALEMANNO

Con il “Premio Simpatia” ogni anno si vuole dare un riconoscimento a personalità che non solo si sono distinte nel proprio campo professionale, artistico, lavorativo o di operatori sociali. Si vuole fare qualcosa di più: premiare coloro che – come dice lo statuto del premio con una bella espressione, “anche umili e sconosciuti” – abbiano saputo “esprimere per nobiltà di azioni una immagine viva di simpatia e successo civile”.
Nobiltà di azioni, simpatia e successo civile: considerate assieme, queste tre caratteristiche indicano il profilo di una personalità piena, completa, vera, pronta per essere considerata un esempio da mostrare alle generazioni più giovani. Chi riceve il “Premio Simpatia” è un generatore di capitale sociale, e gliene va dato atto. “Simpatia” non vuol dire solo e semplicemente far ridere, essere affabili, trasmettere buon umore. “Simpatia”, nella radice greca del termine, è sun pathos, un sentire insieme. Uomini, cioè, che sono pervasi dalla “simpatia”, dal “sentire insieme”, da una indifferenziata unità di passioni interiori, e che solo grazie a questa unità di passioni riescono a spezzare, “come una carica di cavalleria”, il cerchio ferreo che blocca lo slancio vitale della civiltà umana.
No so se Domenico Pertica, il suo generoso ideatore, scomparso nove anni fa, avesse in mente la profonda nobiltà che è nascosta nel significato autentico del termine “simpatia”, quando diede questo nome al premio. Ma, ricordandolo, sono certo di non aver tradito lo spirito autentico di questo premio, in cui viene conferito un riconoscimento non solo e non tanto a giornalisti, uomini delle forze dell’ordine, letterati, esponenti del mondo dello spettacolo, artisti, artigiani, musicisti, sportivi, operatori del volontariato e dipendenti delle aziende romane, ma prima di ogni altra cosa vengono premiati dei buoni cittadini.

UMBERTO CROPPI

La parola simpatia significa fondamentalmente, “provare emozioni con…” e nasce quando le emozioni di una persona provocano simili sentimenti anche in un’altra, creando uno stato di “sentimento condiviso”. Il premio alla simpatia è proprio questa condivisione concretizzata in un frizzante riconoscimento alla carriera.
Ideato da Domenico Pertica, in arte Momo, con ascendenze storiche di Aldo Palazzeschi e Vittorio De Sica, il Premio è una tradizione consolidata a Roma. Da più di trenta anni intellettuali, personaggi dello spettacolo, artisti e gente comune vengono insigniti della rosa in bronzo per aver suscitato “emozioni” sul piano umano e individualissimo arricchendo ed esaltando i valori essenziali della vita.

Sono lieto di partecipare alla premiazione della “parte migliore della società italiana”, come soleva ripetere Momo, esprimendo un riconoscimento al di fuori di ogni enfasi verso chi ha offerto alla comunità il meglio di sé stesso.
Il mio personale augurio e che questo Premio continui a provocare nel tempo lo stesso entusiasmo del promotore continuando a riconoscere alla nobiltà delle azioni l’immagine viva di simpatia e di successo civile.

ROMOLO GIANNI

Simpatia è una stretta di mano al prossimo per una fratellanza universale.

ROSSANA LIVOLSI

Simpatia e’ uno sguardo limpido. Una buona azione o semplicemente un atto di cordiale cittadinanza. Gesti e parole che spesso non danno la fama, ne’ garantiscono un passaggio televisivo, ma sono gli anelli della catena della civiltà. Simpatia e’ un sorriso, la parola di verità, un’occasione di speranza. Simpatia e’ un premio per i giusti  che non sempre raccontano le barzellette.

ATHOS DE LUCA

La simpatia è l’anticamera del rapporto, del dialogo e della solidarietà con gli altri.
La simpatia è l’ottavo colle, dove il cielo è azzurro e il sole sempre alto. Il Premio Simpatia non sarà un Nobel, ma me l’hanno dato e guai a chi me lo tocca.

MIRANDA MARTINO

Quando Laura Pertica mi propose di presentare il Premio Simpatia ho accettato con entusiasmo e davvero onorata di essere stata scelta.
Simpatia in greco sun (insieme) pathos (sentimento) significa stare insieme con  sentimento ed emozione.
La filosofia del Premio perciò è premiare persone non famose che nell’anno si sono distinte per azioni di solidarietà  bontà e creatività.
Naturalmente il Premio viene dato anche a poeti, scrittori e attori di teatro e di cinema.
Sono sette anni che presento il Premio e sono felice di farlo, mi diverto e conosco tanta gente interessante.
Onore al merito della serietà di Laura Emanuela e Franca che lavorano senza sosta per far si che il Premio sia perfetto e non criticabile.
Di  premi in Italia ce ne sono tanti, ma il Premio Simpatia si distingue proprio per il valore che la famiglia Pertica attribuisce alle persone che non hanno visibilità e che sono più emarginate.

LUIGI MAGNI

Momo dilagava Simpatia e si estendeva a tutta Roma, nella gente, nei monumenti ed in tutto il suo patrimonio civile e morale.
Io sono un veterano del Premio Simpatia, lo ebbi nel 1981 e da allora sono diventato membro storico della giuria.
È stato sempre per me un grande piacere parlare con Momo e scegliere i “simpatici”.
Mi auguro che il Premio Simpatia nella sua istanza porti avanti il concetto di una città che rispetti la gente e il suo territorio.

CARLO BIXIO

La simpatia si legge nell’anima e non sul viso, che oggi spesso sfugge e si trasforma. Per meritare un premio così umano non bisogna aver paura di aprire il proprio cuore. Tra tutti i premi, sentirsi un giorno intero il più simpatico, ha più importanza della legion d’onore.

ALESSANDRO NICOSIA

Ho avuto il grande privilegio di frequentare, di essere amico di Domenico Pertica che con la sua grande intelligenza e la sua straordinaria umanità mi ha insegnato tante cose. Il Premio Simpatia portato avanti con amore e dedizione dai suoi cari, esalta puntualmente quei valori che Momo rappresentava con il suo pensiero, valori di cui purtroppo la società odierna ha sempre più bisogno.

MARIO VERDONE

Il Capitolino Premio Simpatia è basato su una concordanza di sentimenti.
Il premiato ha agito in modo di meritare l’apprezzamento.
Coloro che sono chiamati a giudicare non possono che simpatizzare e solidarizzare verso il prescelto.

IGOR MAN

Or è trent’anni, insieme con Aldo Palazzeschi e con Vittorio De Sica, Domenico Pertica fondò il Premio Simpatia. L’ albo dei vindtori va da Dulbecco a Pupella Maggio, dal Cardinale Silvestrini a Marcello Sorgi e Abbado.
li Premio non morirà, ha detto i Sindaco: diventerà, con simpatia, il Premio della città visceralmente amata da Momo: Roma.

IGOR MAN

Or è trent’anni, insieme con Aldo Palazzeschi e con Vittorio De Sica, Domenico Pertica fondò il Premio Simpatia. L’ albo dei vindtori va da Dulbecco a Pupella Maggio, dal Cardinale Silvestrini a Marcello Sorgi e Abbado.
li Premio non morirà, ha detto i Sindaco: diventerà, con simpatia, il Premio della città visceralmente amata da Momo: Roma.

MICOL FONTANA

Sono felice di far parte della giuria del “premio simpatia” da tanti anni. Dopo la scomparsa del suo ideatore Domenico Pertica, il mio impegno e’ stato piu’ intenso ed oggi considero che il “Premio Simpatia” si possa ritenere un “Oscar Capitolino”.

Poesia di Dario Bellezza

La simpatia la possiede
solo chi è simpatico;
chi è antipatico
non possiede che l’antipatia.
Come dire che l’Avversario
nostro,il Diavolo
per sembrare simpatico
deve fare l’antipatico
ma alla fine con la sua simpatia
si va all’inferno. La vera
simpatia dunque è un dono
degli Dei, o del Dio unico,
se qualcuno ci crede; deve
essere simpatico anche
l’antipatico se vuole
essere traghettato da Caronte
nel regno del Bene.
Viva la simpatia
che non ha mai peccato.
E non paga solo il sabato